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Editoriale 0

Aggiornamento: 1 mag 2020

“Populisti”, “analfabeti funzionali” e “webeti” sono solo alcuni dei molti epiteti che in questi anni sono stati rivolti a chi, con le proprie parole e con i propri mezzi, ha provato ad esprimere un disagio sociale sotto gli occhi di tutti ma sulla bocca di nessuno.


Già, perché i problemi del mondo occidentale di oggi non sono poi molto diversi da quelli di cinquant’anni fa: certamente il mondo è cambiato, la prospettiva di una guerra nucleare non pende più sulle nostre teste come una spada di Damocle e il mondo non è più spaccato tra NATO e URSS, ma i problemi quotidiani delle persone comuni sono sempre gli stessi.


Riuscire a pagare l’affitto ogni mese è sempre molto difficile, le donne hanno conquistato molti diritti che però troppo spesso sono rimasti su carta, la mafia ha cambiato metodi ma non è sparita, la comunità LGBT ha ottenuto qualche conquista ma è ancora discriminata tanto dalla legge quanto dalla società, l’ambiente si sta degradando sempre più in fretta e in tutto ciò vi sono persone con patrimoni superiori al PIL di molte nazioni che sfruttando varie lacune legislative pagano molte meno tasse di quanto dovrebbero.


Quanto stupisce è che di questi problemi non se ne parla mai, o quando se ne parla lo si fa in maniera dozzinale: di mafia si parla solo quando ci sono degli arresti, di ambiente se ne parla per elogiare Greta Thunberg in quanto “porta i giovani a interessarsi della cosa pubblica” ignorando però i temi per cui protesta, la comunità LGBT è un tabù assoluto, di povertà se ne parla superficialmente senza affrontarne le cause, delle diseguaglianze se ne parla più o meno quanto dei diritti civili.


Nasce Dispari


Proprio per cercare di portare questi temi al centro del dibattito, un gruppo di studiosi e appassionati di politica, economia e diritto si sono riuniti ed hanno fondato Dispari. La nostra idea è quella di parlare di questi argomenti in maniera puntuale ma accessibile, citando le fonti e fornendo dati ma adottando al contempo un linguaggio semplice e comprensibile anche a chi non ha gli strumenti per comprendere a pieno certi temi perché magari si occupa di altro (al netto dell’interesse dei singoli non si può pretendere che ad esempio un medico o un giardiniere conoscano a fondo questioni come il contenuto dei trattati internazionali).


Per fare ciò abbiamo deciso di trattare ognuno di un argomento diverso, dedicando ad ogni tematica la propria sezione nel sito. Gli argomenti trattati sono (in ordine alfabetico):

· Ambiente

· Cultura

· Diritti civili

· Disuguaglianze

· Immigrazione

· Multinazionali

· Povertà

· Previdenza sociale

· Questione meridionale

· Questioni di genere

· Relazioni internazionali

Abbiamo scelto di non trattare alcuni temi, per quanto importanti, poiché già centrali nel dibattito pubblico; degli altri ci occuperemo quando saremo di più.


All'interno del nostro sito aggiungeremo inoltre vari dati presi da diversi database e divisi per categorie in maniera parallela ai nostri articoli, di modo da consentire a chiunque abbia interesse di formarsi un’idea autonoma sui temi che proponiamo.


Nel 2000 Guccini cantava “Nel mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia, ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia”. Il nostro umile scopo è quello di accendere i riflettori sull'ingiustizia, sperando che la consapevolezza aiuti a far sorgere degli eroici cavalieri.

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